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gARTen - festival di teatro nel parco

3-5 LUGLIO 2024

A luglio le nostre attività si spostano nel parco, con un festival della durata di tre giorni (3-5.07). Il focus è sul teatro e sulle forme d’arte ad esso connesse, passando per prosa, danza, physical theatre e narrazione.

La giornata di apertura è dedicata agli ex-allievi dell'Accademia Teatro Dimitri che propongono le loro performance, ognuna con il suo specifico linguaggio, ma con in comune l'intento di indagare il nostro tempo. Spazio al non-verbale, al teatro di figura, alla danza contemporanea, al canto, alla giocoleria, alla pantomima e a molto altro ancora.

Tra gli spettacoli proposti: Simon Wahl porta in scena nel parco della Fondazione The world as I like it, un lavoro sulla perdita, dedicato a chi non è più tra noi. Un pezzo che invita all’umanità e al movimento, all’umorismo e alla magia, come motori per ridisegnare il mondo che vorremmo. 

In Caos Cosmico Quanto Basta, la nuova produzione della compagnia inclusiva Teatro Danzabile diretta da Viviana Gysin, tre performer osservano la vastità del cielo, le stelle, i pianeti, e ricercano un modo unico per esistere, per stare, trascinati dal caos della vita che scorre frenetica nell’universo che li contiene e con la volontà di ricercare ognuno il proprio valore nel caos cosmico.

Con lo spettacolo concerto Inégalité, la compagnia Ensemble Teatro, porta in scena la storia di Olympe de Gouges, libera pensatrice, attivista e politica, che sfidò la Rivoluzione francese mostrando l’ipocrisia di una narrazione scritta dai vincitori, uomini e ricchi. La sua vicenda diviene pretesto per indagare i paradossi di un Occidente liberale e progressista. 

Viva Zarola, prodotto dall’Associazione svizzera Xocolat, vede protagonisti Felix Bachmann Quadros e Mathias Britos. Questo spettacolo, ispirato ai testi classici Lazarillo de Tormes e Asino Aureo, stabilisce un dialogo che trascende il tempo e propone uno sguardo ancora attuale sull’oppressione dell’uomo, la manipolazione e la miseria che erodono la realtà quotidiana.

Laura Pozone, nello spettacolo Dita di dama, ci porta nell’Italia del 1969, l’autunno caldo. Attraverso gli occhi della protagonista scopriamo la vita delle operaie di una fabbrica, sempre in bilico tra il comico e il drammatico, tra il commovente e l’entusiasmante. Il cottimo, gli scioperi, il consiglio di fabbrica. Gli anni ’70, raccontati non attraverso lo stereotipo degli “anni di piombo”, ma indagando percorsi di libertà e di dignità che sfidano tuttora il nostro presente.

Altri spettacoli del festival sono in via di definizione.

L'evento è interamente gratuito.