La Fondazione Claudia Lombardi per il teatro è, prima di tutto, le persone che ne fanno parte: scoprite qui chi sono e la loro funzione all’interno dell’organizzazione.
claudia.lombardi@fondazioneteatro.ch
“Da anni seguo spettacoli di drammaturgia contemporanea prodotti da giovani compagnie, sia in teatri importanti che in spazi off che danno loro un’occasione di mostrarsi al pubblico. E’ un mondo che conosco bene e al quale desidero ora dedicare il mio tempo e le mie energie. Oltre a ciò mi auguro, in un futuro prossimo, di potergli offrire una casa nella quale poter creare e sviluppare i loro progetti per la scena.
La scoperta e la valorizzazione di talenti per contribuire alla loro crescita è una delle ragioni principali che mi ha spinto a creare la Fondazione. Il sostegno a giovani realtà teatrali che si affacciano al mondo del lavoro è l’obiettivo primario di questa iniziativa.”
“Nel corso della vita impariamo a rigenerarci cambiando ruolo, o mezzi di rappresentazione, al fine di dare voce a quella moltitudine di ideali, emozioni, obiettivi o prosaici compiti attraverso i quali possiamo definirci “esseri viventi.
In un momento storico in cui l’eccesso di comunicazione inibisce il dialogo e la valenza del simbolo, il teatro, a mo’ di Caronte, ci traghetta dall’inconscio al conscio, dall’adolescenza all’età adulta, verso quegli spazi che consentono di definirci “umani”, ed anche un po’ di più.
Abbraccio con gioia ed entusiasmo questa iniziativa con la consapevolezza della sua importanza culturale e sociale in una cornice multiculturale come quella ticinese”.
stefano.orlandi@fondazioneteatro.ch
“La mia esperienza di allievo attore in un'accademia di teatro e, successivamente di socio fondatore di una compagnia teatrale che da vent'anni produce spettacoli e che da dieci gestisce un teatro nella periferia milanese, ha fondato in me la certezza che “fare” teatro vuol dire innanzitutto saper coltivare relazioni.
Oggi più che mai è necessario saper attrezzarsi di strumenti per poter essere promotori in prima persona del proprio essere artisti, ma è fondamentale anche creare sinergie virtuose con tutti gli altri componenti che permettono ad un artista di inserirsi nel mondo del lavoro e cioè in un contesto produttivo e distributivo sempre più articolato e complesso.
Per chi comincia a fare teatro oggi, sia esso artista singolo o gruppo, una delle difficoltà principali è quella di riuscire a creare una struttura che sappia valorizzare e promuovere il proprio lavoro, mettendolo in relazione con le regole dell’organizzazione, della distribuzione e dell’amministrazione.”
“Intendo il teatro come un ponte, per proiettarsi verso il mondo dell’altro e, al tempo stesso, sprofondare dentro di sé, per guardare e guardarsi senza paure e pregiudizi. Ciò che da sempre mi appassiona di quest’arte non è la risultante estetica, ma piuttosto il processo di trasformazione che è capace di mettere in atto nelle persone che vi prendono parte, attori o spettatori che siano: il teatro richiede infatti, costantemente, uno sforzo di autenticità. Rivelando la sua forza e la sua efficacia nella credibilità, non concede sconti, educando alla partecipazione alla relazione e alla presenza in un qui e ora che non si può né rimandare né dislocare.
Oggi, poter mettere il mio bagaglio a servizio di una realtà che predilige il teatro del vissuto, piuttosto che del rappresentato, è un grandissimo privilegio. Ogni giorno mi esprimo nella possibilità di confrontarmi con nuove visioni e concezioni, percependomi in continuo movimento.“
organizzazione@fondazioneteatro.ch